Il potere dei social network, come i social influenzano le nostre vite

I dati che continuamente emergono dalle ricerche  sull’evoluzione dei social media evidenziano quanto Facebook ,TikTok, Twitter , Whatsapp, Instagram, Youtube, ecc., siano entrati a far parte della nostra quotidianità e di come il web ed i social network, influenzino la vita  della popolazione mondiale. Oramai, qualsiasi analista, sociologo o esperto del settore (quando non è impegnato a chattare, postare, twittare, linkare e fotografare - chiediamo scusa all'accademia della crusca -), si lancia in ardite elucubrazioni sull’uso dei social e sull’influenza, positiva o negativa, che questi hanno. Giorno dopo giorno si versano fiumi di inchiostro, si lacerano decine di corde vocali e si screpolano  migliaia di polpastrelli pur di  dare una risposta ad un fenomeno di così ampio respiro. Tra ‘’apologeti-guelfi’’ e  ‘’critici -ghibellini’’ è in atto una guerra digitale continua che ha mietuto centinaia di vittime tra stampanti, tastiere e mouse e che purtroppo  non sembra avere fine. Lo ammettiamo, in un impeto post, ma molto  post-luddista, piacerebbe anche a noi distruggere qualche tastiera  ignorante e  sabotare un paio di mouse stupidi  (ovviamente scherziamo, nessuno si allarmi o si offenda), ma in questa fase, piuttosto che tediarvi dando un nostro parere sulla bontà o meno dei social, ci limiteremo ad analizzare i fatti: Si può essere  favorevoli o contrari, si può criticarne l’uso o evidenziarne gli aspetti positivi, ciò che però non può assolutamente essere fatto (ed è l’errore che puntualmente viene commesso nel nostro Paese) è snobbare i social, il loro potere ed i riverberi, negativi o positivi, che questa immensa vetrina virtuale potrebbe generare  (mancano politiche precise dedicate ai minori,I ''cittadini comuni'', postano video e foto compromettenti senza comprendere i rischi collegati, la stessa legislatura che dovrebbe governare il fenomeno, al momento appare  estremamente lenta e farraginosa e se a tutto ciò aggiungiamo i rischi collegati alle fake news - secondo molti esperti, alcuni esponenti dei servizi segreti avrebbero provato ad influenzare  le elezioni  attraverso l'uso dei social -, si può comprende quanto sia rischioso sottovalutare un fenomeno così pervasivo). La maggior parte della popolazione italiana (politici, imprenditori, cittadini) sembra non comprendere la portata di questa rivoluzione culturale che cambierà i paradigmi economici, politici e sociali del mondo e quindi del nostro paese; siamo di fronte ad un fenomeno globale ed intergenerazionale, una ‘’rivoluzione sociale ’’ in continua espansione che difficilmente potrà arrestarsi e che per questo motivo deve essere considerata irreversibile. In questa fase storica, avremmo bisogno di una guida all'uso dei social, di leggi chiare e precise e  di corsi scolastici ''veri'', già a partire dalle scuole medie. Solo dopo averne compreso realmente i meccanismi, potremmo iniziare un reale dibattito ed  usare consapevolmente e   ‘’cinicamente  il mezzo’’.